Ma come? Da che mondo è mondo l’uomo ama. È praticamente un cuore su due piedi. Sì, ma è il papà a dire: “Domani è il compleanno della mamma, le facciamo un bel biglietto?” Suggerisce idee, ti aiuta a colorare. E quanta insistenza con quelle parole magiche. Chiedi scusa, di’ grazie, non ho sentito il per favore. Persino l’attesa s’impara per imitazione, e così il gusto della sorpresa. DLIN DLON. Chi sarà? Mi sa che è arrivato il nonno! Ci nascondiamo sotto il letto e poi facciamo buu? S’impara a ridere. All’inizio i bambini non capiscono le barzellette. Ridono solo se dici cacca e puzzetta. Ridono quando ridi tu, e mai da soli. S’impara a piangere col primo vagito, ma la commozione s’impara dopo, con calma. S’impara un sorriso, un bacio, una carezza. S’impara la meraviglia da una bocca che fa la O. E s’impara ad amare.
Non servono regole, né pagine di asticelle. Basta guardare chi ama. E copiare anche meglio.