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Ti amo così come sei

Castello delle principesse

Il primo regalo di Natale che ho fatto alla mia dolce metà è stato un grembiule da cucina. Giusto per mettere subito in chiaro le cose. Roger. Perciò, io cambio i pannolini e lui cucina. Ma quel grembiule, ci fosse una volta che se lo mette oh! Ora io dico: se te lo ripeto tutte le volte che cucini, che ti devi mettere il grembiule, non è mica per amarcord! Ma perché tu, ogni volta che cucini, ti macchi tutti i vestiti, e poi chi li lava? Io! E non mi dire che abbiamo la lavatrice, perché la lavatrice chi la manda? Io! E prima, i tuoi vestiti devo smacchiarli a mano. Sempre io! E io ho già un altro miliardo di cose da fare! Tipo star dietro ai bambini pulire casa fare la spesa stirare piegare i calzini fare i compiti fare i lavoretti parlare con le maestre leggere le chat della scuola. E in più fare un mestiere. Per questa benedetta quota rosa, che io manco lo so quanto guadagno. Perciò, mettiti questo grembiule! Che poi la cosa peggiore è che te l’avrò detto mille volte, di metterti il grembiule, enniente! Non mi ascolti! In questa casa nessuno mi ascolta! Appunto. Ma perché non te lo metti sto grembiule, se sai che per me è importante? TU NON MI AMI!

Ma no, non è che non ti amo, è che sono fatto così.

………………..

Appurato che la tattica del tampinamento non funziona (gliel’avrò detto mille volte di mettersi il grembiule), e nemmeno quella del ricatto morale (tu non mi ami!), ho scoperto che l’unica tattica è rinunciare alle tattiche e amarlo davvero così com’è. E pace per il grembiule.

PS: Ti amo così come sei, non devi cambiare.
PPS: E io, per amor tuo, cambierò.

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