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Somari istriani

Rovigno

Capita che, dopo mezza giornata al mare su e giù per gli scogli, l’altra mezza su e giù a piedi scalzi per la splendida Rovigno, un piattone di calamari fritti e patatine e una fuga improvvisa sotto il temporale estivo, a bordo di un pulmino, di ritorno a casa tra kažuni e muretti a secco, finalmente i bimbi si arrendano al sonno e in prima fila si riesca persino a parlare.
– Sono avvilita.
– Mmm
– Perché siamo sempre così nervosi? Eppure siamo in vacanza, dovremmo rilassarci.
– Mmm
– Non ti sembra che li sgridiamo continuamente? Io sono sempre arrabbiata, perdo la pazienza per nulla.
– Mmm
– Vedrai che tra qualche anno ci odieranno. Anzi, forse già ci odiano.
– Mmm
– Dai, come genitori siamo proprio negati. Non ne azzecchiamo una.
– Mmm
– Che poi ti pare? Ci abbiamo messo una vita a imparare un mestiere e invece per tirar su dei figli nessuno che ci abbia dato due dritte. Siamo due somari.
– In realtà io il mio mestiere l’ho imparato facendolo.
– Ah. Ok. Allora domani ci riproviamo.

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